venerdì 9 marzo 2012

Via Crucis del venerdì (parte 1)

Anche noi, in occasione del periodo quaresimale, vogliamo permettervi di vivere un momento di preghiera e di riflessione tramite la Via Crucis. Per fare questo pubblicheremo ogni settimana un video con un pezzo della Via Crucis celebrata dal S.Padre alla GMG di Madrid e, per chi volesse proprio celebrarla o viverla a casa o con gli amici, le tappe della Via Crucis con riflessione, a cura di Renzo Sala, tratte dal volume "Cristo, mia speranza, è Risorto!" (che già usiamo per la riflessione liturgica della Quaresima)



«Se ci rifiutiamo di prendere la croce e non accettiamo la sofferenza e l’abbandono, noi disertiamo la comunione con Cristo e significa che abbiamo deciso di non seguirlo».

The Cosf of Discipleship, Dietrich Bonhoeffer



INTRODUZIONE
Nelle mani che hanno spezzato e vivificato il pane, che hanno benedetto e accarezzato i bambini, che sono state trafitte... Nelle mani dolci e potenti che penetrano sino al midollo dell’anima, che plasmano e creano; in quelle mani attraverso le quali passa un così grande amore, è dolce abbandonare la propria anima, specialmente quando soffre e ha paura. E nel farlo si prova una grande felicità e vi è un grande merito. 
Pierre Teilhard de Chardin

Guida: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. 
Tutti: Amen.
Guida: L’amore del Padre, la grazia del Figlio Gesù, e la comunione dello Spirito siano con tutti voi.
Tutti: E con il tuo spirito. 

Preghiamo. A tutti i cercatori del tuo volto, mostrati, Signore. A tutti i ricercatori dell’Assoluto, vieni incontro, Signore. A tutti i pellegrini feriti lungo il cammino, cammina accanto, Signore. Tu vivi col Padre, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Tutti: Amen. 

Ti saluto, o croce santa, che portasti il Redentor; 
gloria, lode, onor ti canta ogni lingua e ogni cuor.

STAZIONE I: Gesù è condannato a morte

G. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua croce hai redento il mondo.

Disse Gesù: «Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Colui che mi rifiuta, e non accoglie le mie parole, ha chi lo giudica» (Giovanni 12,47-48).

Riflessione di Madre Teresa 

«Ecce homo»: Gesù è condannato a morte. È importante che ognuno di noi riesca a vederlo e a prendere su di sé la sua croce. Bisogna accompagnare il Cristo lungo tutta la sua ascesa al calvario, se si vuole arrivare assieme a lui in cima al monte. E proprio per questo motivo che Gesù, prima di morire, ci ha fatto dono del suo Corpo e del suo Sangue, affinché potessimo trovare la forza per prendere su di noi la nostra croce e seguire passo dopo passo il suo cammino.

Chiusa in un dolore atroce, 
era là sotto la croce, 
dolce madre di Gesù.

Ti saluto, o croce santa, che portasti il Redentor; gloria, lode, onor ti canta ogni lingua e ogni cuor.

STAZIONE II: Gesù abbraccia la croce

G. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua croce hai redento il mondo.

Disse Gesù: «Chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà» (Matteo 10,39).

Riflessione di Mons. Oscar Romero 

«Chi vuoi venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua». Per dare la vita agli altri, bisogna dare qualcosa della propria vita. «Nessuno ha maggior amore di chi dà la sua vita per il fratello». Molti cristiani sono disposti a dare la propria vita come lui. Seguono Gesù sulla via della croce. Accusàti e oltraggiàti come lui, danno la propria vita perché i poveri abbiano la vita, l’abbiano in abbondanza.

Il tuo cuore desolato 
fu in quell’ora trapassato 
dallo strazio più crudel.

Ti saluto, o croce santa, che portasti il Redentor; gloria, lode, onor ti canta ogni lingua e ogni cuor.

STAZIONE III: Gesù cade la prima volta sotto la Croce

G. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua croce hai redento il mondo.

Disse Gesù: «Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò» (Matteo 11,28).

Riflessione di don Primo Mazzolari 

Più che una storia di incontri, la Via Crucis è un seguito di cadute. Negli incontri, ora c’è la Madre, ora la Veronica, ora le pie donne: nelle cadute, ci siamo tutti noi. Pare che il Signore abbia inteso darci appuntamento per «terra» dove l’incontro è più facile e a portata della comune fragilità. Il caduto non è un disertore, ma uno «che viene meno per via»: e Gesù l’attende, chino a sua volta sotto la croce, perché nessuno si senta solo nell’ora più buia.

Quanto triste, quanto affranta 
 ti sentivi, o madre santa 
del divino Salvator!

Ti saluto, o croce santa, che portasti il Redentor; gloria, lode, onor ti canta ogni lingua e ogni cuor.




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