lunedì 23 aprile 2012

La parola del Papa alla GMG: Roma 2003

Proseguiamo il nostro viaggio alla riscopera delle GMG rileggendo le parole pronunciate dal Papa durante l'omelia e l'angelus e il messaggio per la giornata della gioventù del 2003:


MESSAGGIO DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II
PER LA XVIII GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ
(13 APRILE 2003)



"Ecco la tua madre!" (Gv 19,27)
Carissimi giovani!
1. E' per me una gioia costantemente rinnovata rivolgervi uno speciale Messaggio in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, per testimoniarvi anche in questo modo l'affetto che vi porto. Custodisco nella memoria, come un ricordo luminoso, le impressioni suscitate in me dai nostri incontri nelle Giornate Mondiali: i giovani e il Papa insieme, con una schiera di Vescovi e di sacerdoti, guardano a Cristo, luce del mondo, Lo invocano e Lo annunciano all'intera famiglia umana. Mentre rendo grazie a Dio per la testimonianza di fede che avete dato ancora recentemente a Toronto, vi rinnovo l'invito pronunciato sulle rive del lago Ontario: «La Chiesa guarda a voi con fiducia e attende che diventiate il popolo delle beatitudini!» (Exhibition Place, 25 luglio 2002).
Per la XVIII Giornata Mondiale della Gioventù che celebrerete nelle diverse diocesi del mondo, ho scelto un tema in relazione con l'Anno del Rosario: "Ecco la tua madre!" (Gv 19,27). Prima di morire, Gesù offre all'apostolo Giovanni quanto ha di più prezioso: sua Madre, Maria. Sono le ultime parole del Redentore, che assumono perciò un carattere solenne e costituiscono come il suo testamento spirituale.
2. Le parole dell'angelo Gabriele a Nazareth: "Ti saluto, o piena di grazia" (Lc 1, 28) illuminano anche la scena del Calvario. L'Annunciazione si pone agli inizi, la Croce segna il compimento. Nell'Annunciazione, Maria dona nel suo seno la natura umana al Figlio di Dio; ai piedi della Croce, in Giovanni, accoglie nel suo cuore l'umanità intera. Madre di Dio fin dal primo istante dell'Incarnazione, Ella diventa Madre degli uomini negli ultimi momenti della vita del Figlio Gesù. Lei, che è senza peccato, al Calvario "conosce" nel proprio essere la sofferenza del peccato, che il Figlio prende su di sé per salvare gli uomini. Ai piedi della Croce su cui sta morendo Colui che ha concepito con il "sì" dell'Annunciazione, Maria riceve da Lui quasi una "seconda annunciazione": «Donna, ecco il tuo figlio!» (Gv 19,26).
Sulla Croce, il Figlio può riversare la sua sofferenza nel cuore della Madre. Ogni figlio che soffre ne sente il bisogno. Anche voi, cari giovani, siete posti di fronte alla sofferenza: la solitudine, gli insuccessi e le delusioni nella vostra vita personale; le difficoltà di inserzione nel mondo degli adulti e nella vita professionale; le separazioni e i lutti nelle vostre famiglie; la violenza delle guerre e la morte degli innocenti. Sappiate però che nei momenti difficili, che non mancano nella vita di ognuno, non siete soli: come a Giovanni ai piedi della Croce, Gesù dona anche a voi sua Madre, perché vi conforti con la sua tenerezza.
3. Il Vangelo dice poi che «da quel momento il discepolo la prese nella sua casa» (Gv 19,27). Questa espressione, tanto commentata fin dalle origini della Chiesa, non designa soltanto il luogo in cui abitava Giovanni. Più che l'aspetto materiale, essa evoca la dimensione spirituale di tale accoglienza, del nuovo legame che si instaura fra Maria e Giovanni.
Voi, cari giovani, avete più o meno la stessa età di Giovanni e lo stesso desiderio di stare con Gesù. Oggi è a voi che Cristo chiede espressamente di prendere Maria "nella vostra casa", di accoglierla "tra i vostri beni" per imparare da Lei, che «serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore» (Lc2,19), la disposizione interiore all'ascolto e l'atteggiamento di umiltà e di generosità che la contraddistinsero come prima collaboratrice di Dio nell'opera della salvezza. E' Lei che, svolgendo il suo ministero materno, vi educa e vi modella fino a che Cristo non sia formato in voi pienamente (cfrRosarium Virginis Mariae, 15).
4. Per questo ripeto anche oggi il motto del mio servizio episcopale e pontificale: «Totus tuus». Ho costantemente sperimentato nella mia vita la presenza amorevole ed efficace della Madre del Signore; Maria mi accompagna ogni giorno nel compimento della missione di Successore di Pietro.
Maria è Madre della divina grazia, perché è Madre dell'Autore della grazia. Affidatevi a Lei con piena fiducia! Risplenderete della bellezza di Cristo. Aperti al soffio dello Spirito, diverrete apostoli intrepidi, capaci di diffondere intorno a voi il fuoco della carità e la luce della verità. Alla scuola di Maria, scoprirete l'impegno concreto che da voi Cristo s'attende, imparerete a mettere Lui al primo posto nella vostra vita, ad orientare a Lui i pensieri e le azioni.
Cari giovani, lo sapete: il cristianesimo non è un'opinione e non consiste in parole vane. Il cristianesimo è Cristo! E' una Persona, è il Vivente! Incontrare Gesù, amarlo e farlo amare: ecco la vocazione cristiana. Maria vi viene donata per aiutarvi ad entrare in un rapporto più vero, più personale con Gesù. Con il suo esempio, Maria vi insegna a posare uno sguardo d'amore su di Lui, che ci ha amati per primo. Con la sua intercessione, Ella plasma in voi un cuore di discepoli capaci di mettersi in ascolto del Figlio, che rivela il volto autentico del Padre e la vera dignità dell'uomo.
5. Il 16 ottobre 2002 ho proclamato l'"Anno del Rosario" ed ho invitato tutti i figli della Chiesa a fare di questa antica preghiera mariana un esercizio semplice e profondo di contemplazione del volto di Cristo. Recitare il Rosario significa infatti imparare a guardare Gesù con gli occhi di sua Madre, amare Gesù con il cuore di sua Madre. Consegno oggi idealmente anche a voi, cari giovani, la corona del Rosario. Attraverso la preghiera e la meditazione dei misteri, Maria vi guida con sicurezza verso il suo Figlio! Non vergognatevi di recitare il Rosario da soli, mentre andate a scuola, all'università o al lavoro, per strada e sui mezzi di trasporto pubblico; abituatevi a recitarlo tra voi, nei vostri gruppi, movimenti e associazioni; non esitate a proporne la recita in casa, ai vostri genitori e ai vostri fratelli, poiché esso ravviva e rinsalda i legami tra i membri della famiglia. Questa preghiera vi aiuterà ad essere forti nella fede, costanti nella carità, gioiosi e perseveranti nella speranza.
Con Maria, ancella del Signore, scoprirete la gioia e la fecondità della vita nascosta. Con Lei, discepola del Maestro, seguirete Gesù lungo le strade di Palestina, divenendo testimoni della sua predicazione e dei suoi miracoli. Con Lei, Madre dolorosa, accompagnerete Gesù nella passione e nella morte. Con Lei, Vergine della speranza, accoglierete l'annuncio gioioso della Pasqua e il dono inestimabile dello Spirito Santo.
6. Cari giovani, solo Gesù conosce il vostro cuore, i vostri desideri più profondi. Solo Lui, che vi ha amati fino alla morte (cfr Gv 13,1), è capace di colmare le vostre aspirazioni. Le sue sono parole di vita eterna, parole che danno senso alla vita. Nessuno all'infuori di Cristo potrà darvi la vera felicità. Seguendo l'esempio di Maria, sappiate dirGli il vostro "sì" incondizionato. Non ci sia posto nella vostra esistenza per l'egoismo né per la pigrizia. Ora più che mai è urgente che voi siate le "sentinelle del mattino", le vedette che annunciano le luci dell'alba e la nuova primavera del Vangelo, di cui già si vedono le gemme. L'umanità ha un bisogno imperioso della testimonianza di giovani liberi e coraggiosi, che osino andare controcorrente e proclamare con forza ed entusiasmo la propria fede in Dio, Signore e Salvatore.
Sapete anche voi, cari amici, che questa missione non è facile. Essa diventa addirittura impossibile, se si conta solo su se stessi. Ma «ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio» (Lc 18,27; 1,37). I veri discepoli di Cristo hanno coscienza della propria debolezza. Per questa ragione pongono tutta la loro fiducia nella grazia di Dio che accolgono con cuore indiviso, convinti che senza di Lui non possono fare nulla (cfr Gv 15,5). Ciò che li caratterizza e li distingue dal resto degli uomini non sono i talenti o le disposizioni naturali. E' la loro ferma determinazione a camminare alla sequela di Gesù. Siate loro imitatori come essi lo furono di Cristo! E "possa egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi credenti secondo l'efficacia della sua forza" (Ef 1,18-19).
7. Cari giovani, il prossimo Incontro Mondiale si terrà, come sapete, nel 2005 in Germania, nella città e diocesi di Colonia. La strada è ancora lunga, ma i due anni che ci separano da quell'appuntamento possono servire di preparazione intensa. Vi aiutino nel cammino i temi che ho scelto per voi:
- 2004, XIX Giornata Mondiale della Gioventù: «Vogliamo vedere Gesù» (Gv 12,21);
- 2005, XX Giornata Mondiale della Gioventù: «Siamo venuti per adorarlo» (Mt 2,2).
Vi ritroverete intanto nelle vostre Chiese locali per la Domenica delle Palme: vivete con impegno, nella preghiera, nell'ascolto attento e nella condivisione gioiosa queste occasioni di "formazione permanente", manifestando la vostra fede fervida e devota! Come i Magi, siate anche voi pellegrini animati dal desiderio di incontrare il Messia e di adorarlo! Annunciate con coraggio che Cristo, morto e risorto, è vincitore del male e della morte!
In questo tempo minacciato dalla violenza, dall'odio e dalla guerra, testimoniate che Egli è il solo che possa donare la vera pace al cuore dell'uomo, alle famiglie e ai popoli della terra. Impegnatevi a ricercare e promuovere la pace, la giustizia e la fraternità. E non dimenticate la parola del Vangelo: «Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio» (Mt 5,9).
Nell'affidarvi alla Vergine Maria, Madre di Cristo e Madre della Chiesa, vi accompagno con una speciale Benedizione Apostolica, segno della mia fiducia e conferma del mio affetto per voi.
Dal Vaticano, 8 marzo 2003
IOANNES PAULUS II

OMELIA DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II
13 aprile 2003
XVIII Giornata Mondiale della Gioventù "Ecco la tua Madre!" (Gv 19,27)

1. “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!” (Mc 11,9).
La liturgia della Domenica delle Palme è quasi un solenne portale d'ingresso nella Settimana Santa. Associa due momenti tra loro contrastanti: l'accoglienza di Gesù a Gerusalemme e il dramma della Passione; l’“Osanna” festoso e il grido più volte ripetuto: “Crocifiggilo!”; il trionfale ingresso e l'apparente disfatta della morte sulla Croce. Anticipa così l’“ora” in cui il Messia dovrà soffrire molto, verrà ucciso e risusciterà il terzo giorno (cfr Mt 16,21), e ci prepara a vivere in pienezza il mistero pasquale. 
2. “Giubila, figlia di Gerusalemme! / Ecco, a te viene il tuo re” (Zc, 9,9). Nell'accogliere Gesù gioisce la Città in cui vive la memoria di Davide; la Città dei profeti, molti dei quali vi subirono il martirio per la verità; la Città della pace, che nel corso dei secoli ha conosciuto violenza, guerra, deportazione.
In qualche modo, Gerusalemme può essere considerata la Città-simbolo dell'umanità, specialmente nel drammatico inizio del terzo millennio che stiamo vivendo. Per questo i riti della Domenica delle Palme acquistano una loro particolare eloquenza. Risuonano consolanti le parole del profeta Zaccaria: “Esulta grandemente figlia di Sion, / giubila, figlia di Gerusalemme! / Ecco, a te viene il tuo re. / Egli è giusto e vittorioso, / umile, cavalca un asino / ... l'arco di guerra sarà spezzato, / annunzierà la pace alle genti” (9,9-10). Quest'oggi siamo in festa, perché entra in Gerusalemme Gesù, il Re della pace.  
3. Allora, lungo la discesa del monte degli Ulivi, accorsero incontro a Cristo i ragazzi e i giovani di Gerusalemme, acclamando e agitando festanti rami di ulivo e di palma.
Ad accoglierlo oggi ci sono i giovani del mondo intero, che in ogni Comunità diocesana celebrano la diciottesima Giornata Mondiale della Gioventù. 
Vi saluto con grande affetto, cari giovani di Roma, ed anche voi, che siete venuti in pellegrinaggio da vari Paesi. Saluto i numerosi responsabili della pastorale giovanile, che partecipano al Convegno sulle Giornate Mondiali della Gioventù, organizzato dal Pontificio Consiglio per i Laici. E come non esprimere fraterna solidarietà ai vostri coetanei provati dalla guerra e dalla violenza in Iraq, in Terra Santa e in diverse altre regioni del mondo?
Quest'oggi accogliamo con fede ed esultanza Cristo, che è il nostro “re”: re di verità, di libertà, digiustizia e d'amore. Sono questi i quattro “pilastri” su cui è possibile costruire l'edificio della vera pace, come 40 anni or sono scriveva nell'Enciclica Pacem in terris il beato Papa Giovanni XXIII.Consegno idealmente a voi, giovani del mondo intero, questo storico Documento, quanto mai attuale: leggetelo, meditatelo, sforzatevi di metterlo in pratica. Sarete allora “beati”, perché autentici figli del Dio della pace (cfr Mt 5,9). 
4. La pace è dono di Cristo, ottenutoci con il sacrificio della Croce. Per conseguirla efficacemente è necessario salire con il divin Maestro sino al Calvario. E chi può guidarci in questa ascesa meglio di Maria, che proprio sotto la Croce ci è stata data per madre nell'apostolo fedele san Giovanni? Per aiutare i giovani a scoprire questa meravigliosa realtà spirituale, ho scelto come tema del Messaggio per la Giornata Mondiale della Gioventù di quest'anno le parole di Cristo morente: “Ecco la tua madre!” (Gv 19,27). Accettando questo testamento d'amore, Giovanni aprì a Maria la sua casa (cfr Gv 19,27), l’accolse cioè nella sua vita, condividendo con Lei una vicinanza spirituale completamente nuova. L'intimo legame con la Madre del Signore porterà il “discepolo amato” a diventare l'apostolo di quell'Amore che egli aveva attinto dal Cuore di Cristo attraverso il Cuore immacolato di Maria. 
5. “Ecco la tua madre!” Gesù rivolge queste parole a ciascuno di voi, cari amici. Anche a voi chiede di prendere Maria come madre “nella vostra casa”, di accoglierla “tra i vostri beni”, perché “è Lei che, svolgendo il suo ministero materno, vi educa e vi modella fino a che Cristo non sia formato in voi pienamente” (Messaggio, 3). Maria faccia sì che rispondiate generosamente alla chiamata del Signore, e perseveriate con gioia e fedeltà nella missione cristiana!
Nel corso dei secoli quanti giovani hanno ascoltato quest'invito e quanti continuano a farlo anche ai tempi nostri. Giovani del terzo millennio, non abbiate paura di offrire la vostra vita come risposta totale a Cristo! Egli, Egli solo cambia la vita e la storia del mondo. 
6. “Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!” (Mc 15,39). Abbiamo riascoltato la chiara professione di fede, in cui esce il centurione, “vistolo spirare in quel modo” (ivi). Scaturisce da quanto ha visto la sorprendente testimonianza del soldato romano, il primo a proclamare che quell'uomo crocifisso “era Figlio di Dio”.
Signore Gesù,
anche noi abbiamo ‘visto’
come hai patito e come sei morto per noi
.
Fedele sino all'estremo,
ci hai strappati dalla morte con la tua morte.
Con la tua Croce ci hai redenti. 
Silenziosa testimone di questi attimi decisivi
per la storia della salvezza sei tu,
Maria, Madre addolorata.
Donaci i tuoi occhi per riconoscere nel volto del Crocifisso,
sfigurato dal dolore,
l'immagine del Risorto glorioso.
Aiutaci ad abbracciarlo
e a fidarci di Lui,
affinché siamo fatti degni delle sue promesse.
Aiutaci ad essergli fedeli oggi
e per tutta la nostra vita. Amen!



ANGELUS
Domenica delle Palme, 13 aprile 2003
XVIII Giornata Mondiale della Gioventù

Prima di concludere questa solenne celebrazione, saluto tutti voi, carissimi giovani, che vi avete preso parte.
Tra pochi istanti, una delegazione di giovani canadesi passerà la Croce ad un gruppo di coetanei,rappresentanti delle Diocesi della Germania. E' un gesto importante, che si colloca nel cammino di preparazione verso l'Incontro Mondiale di Colonia nel 2005.
Affidai questa Croce ai giovani nell'Anno Santo 1984. Al termine di ogni peregrinazione, essa viene accolta nel Centro Giovanile San Lorenzo, che celebra quest'anno il ventesimo anniversario di fondazione. Ringrazio il Cardinale Stafford, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, e i suoi Collaboratori, per le cure sollecite che dedicano al Centro, come pure i Movimenti, le Associazioni e le Comunità che contribuiscono alla sua animazione, coordinati dalla Comunità dell'Emmanuel.
Ora la Croce riprende il suo pellegrinaggio: attraverserà dapprima diversi Paesi dell'Europa centrale e orientale; poi, a partire dalla Domenica delle Palme dell'anno venturo, visiterà le Diocesi della Germania, fino a giungere a Colonia.
Alla delegazione venuta dalla Germania, affido oggi anche l'Icona di Maria. D'ora in poi, insieme alla Croce, essa accompagnerà le Giornate Mondiali della Gioventù. Sarà segno della materna presenza di Maria accanto ai giovani, chiamati, come l'apostolo Giovanni, ad accoglierla nella loro vita.
Je vous salue avec joie, chers jeunes canadiens, accompagnés par le Cardinal Aloysius Ambrozic, Archevêque de Toronto, me souvenant avec émotion de votre accueil. Vous avez reçu la Croix dans votre pays. En la contemplant, vous avez découvert l’amour de Dieu pour vous. Puissiez-vous raviver sans cesse cette expérience spirituelle pour en vivre, pour contribuer à l’édification de l’Église au Canada et pour être des témoins du Ressuscité auprès de tous les jeunes !
[Vi saluto con gioia, cari giovani canadesi, accompagnati dal Cardinale Aloysius Ambrozic, Arcivescovo di Toronto, ricordando con emozione la vostra accoglienza. Voi avete accolto la Croce nel vostro Paese. Contemplandola, avete scoperto l'amore di Dio per voi. Possiate ravvivare incessantemente questa esperienza spirituale per vivere di essa, per contribuire all'edificazione della Chiesa in Canada e per essere testimoni del Risorto fra tutti i giovani!]
In a special way I welcome the group of young people from Canada, accompanied by the Archbishop of Toronto, Cardinal Aloysius Ambrozic. Two years ago, you received the World Youth Day Cross and carried it back with you to Canada, where it brought many people to a powerful experience of God’s love. May the spirit of Toronto remain always alive in your hearts and bear abundant fruit in your lives!
[In modo speciale do il benvenuto al gruppo di giovani del Canada, accompagnati dall'Arcivescovo di Toronto, il Cardinale Aloysius Ambrozic. Due anni fa avete ricevuto la Croce della Giornata Mondiale della Gioventù e l'avete portata con voi in Canada, dove ha fatto vivere a molti una potente esperienza dell'amore di Dio. Possa lo spirito di Toronto rimanere sempre vivo nel vostro cuore e dare frutti abbondanti nella vostra vita!]
Ganz herzlich begrüße ich die Delegation der Jugendlichen aus Deutschland! Angeführt vom Kölner Erzbischof Kardinal Joachim Meisner seid ihr, liebe Vertreter der katholischen Jugend, nach Rom gepilgert, um das Weltjugendtagskreuz in Empfang zu nehmen. Ich bitte euch, liebe junge Brüder und Schwestern: Schaut auf dieses Kreuz, kommt ihm ganz nahe, damit ihr erkennen könnt, mit welch wunderbarer Liebe uns der Herr geliebt hat und überlaßt euch mit Freude seinem Werk der Erneuerung der Herzen!
[Saluto di cuore la delegazione di giovani provenienti dalla Germania! Guidati dall'Arcivescovo di Colonia, il Cardinale Joachim Meisner, e dal Cardinale Karl Lehmann, Vescovo di Mainz, voi, cari rappresentanti dei giovani cattolici, siete venuti in pellegrinaggio a Roma per ricevere la Croce della Giornata Mondiale della Gioventù. Vi esorto, cari giovani fratelli e sorelle:  guardate questa Croce, avvicinatevi ad essa, di modo che possiate riconoscere di quale meraviglioso amore il Signore ci ha amati e abbandonatevi con gioia alla Sua opera di rinnovamento dei cuori!]
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española que han participado en la liturgia del Domingo de Ramos, especialmente a los jóvenes. Os exhorto, a acoger en vuestros corazones a María, la Madre del Señor y Madre nuestra. Que con Ella, contemplando a Cristo con el rezo del Rosario, caminéis alegres y esperanzados hacia la próxima Jornada Mundial de la Juventud en Colonia, Alemania. ¡Que Dios os bendiga!
[Saluto cordialmente i pellegrini di lingua spagnola che hanno partecipato alla liturgia della Domenica delle Palme, in particolare i giovani. Vi esorto ad accogliere nel vostro cuore Maria, la Madre del Signore e Madre nostra. Che insieme a Lei, contemplando Cristo con la recita del Rosario, camminiate gioiosi e speranzosi verso la prossima Giornata Mondiale della Gioventù a Colonia, in Germania! Che Dio vi benedica!]
Pozdrawiam równiez mlodziez polska. Niech krzyz Chrystusa bedzie dla was drogowskazem w zyciu, w trudnych czasem wyborach zyciowych, a Matka Najswietsza wzorem pieknej milosci. "Oto Matka twoja".
[Saluto anche i giovani giunti dalla Polonia. La croce di Cristo vi indichi la strada nella vita, nelle scelte a volte difficili della vita, e la Madre Santissima sia per voi il modello dell'amore bello. "Ecco la tua Madre".]
Affidiamo alla Madre celeste le speranze e il futuro dei giovani di ogni parte del mondo.

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