martedì 16 luglio 2013

L'indulgenza? Anche con un tweet

Rigiriamo il seguente articolo, tratto da Corriere.it, in cui si spiega come ottenere le indulgenze, in occasione della prossima GMG, anche con un tweet:

"ROMA - «Toglietevi subito dalla testa che sia qualcosa di meccanico, che basti cliccare su Internet, tra pochi giorni, per ottenere l'indulgenza plenaria. Ora vi spiego tutto. Un po' di pazienza...». La premessa di monsignor Claudio Maria Celli, dal 2007 presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, non ammette semplificazioni. Manca ormai una settimana alla XXVIII GMG, la Giornata Mondiale della Gioventù (22-29 luglio) e migliaia di ragazzi sono in partenza per Rio de Janeiro, per il raduno che già s'annuncia oceanico con papa Francesco, sulla spiaggia di Copacabana. 
Era stato il Pontefice, il 3 giugno scorso, ricevendo in udienza il penitenziere maggiore, il cardinale Manuel Monteiro de Castro, ad annunciare la novità: i giovani partecipanti alla GMG di Rio godranno dell'indulgenza plenaria (come per il Giubileo del 2000), cioè la remissione totale della pena per i peccati commessi, dunque il sollievo e la liberazione dal giogo doloroso della penitenza. Tre settimane dopo l'incontro del Papa con il cardinale Monteiro de Castro, il 24 giugno, la Penitenzieria Apostolica ha così emanato il decreto relativo all'eccezionale dono che verrà concesso ai fedeli.

NUOVI MEDIA - Ma è alla decima riga del decreto che compare questa grandiosa possibilità d'intreccio tra mondo moderno e tradizione millenaria. Ecco: «I fedeli legittimamente impediti (ad essere a Rio, s'intende, ndr ) potranno ottenere l'indulgenza plenaria... purché seguano questi stessi riti e pii esercizi... sempre con la dovuta devozione attraverso i nuovi mezzi della comunicazione sociale». Già, i nuovi media, la Chiesa che si aggiorna e solca con coraggio il grande mare di Internet. «Sì, ma attenzione - raccomanda monsignor Celli -. L'indulgenza non si ottiene come si prende un caffè alla macchinetta, non c'è uno sportello che rilascerà il certificato. Cioè non basterà assistere online alla messa di Rio, seguire Francesco in streaming sul proprio iPad o collegarsi con Pope2You.net (il portale Internet creato dal Pontificio consiglio proprio per stare al passo coi tempi, ndr ). Questi sono solo strumenti a disposizione della fede. Ciò che conta realmente è che i tweet che il Papa manderà dal Brasile o le foto della GMG che andranno su Pinterest producano autentici frutti spirituali nel cuore di ognuno. Ecco che allora, quel ragazzo che pur lontano dal Brasile si sentirà coinvolto da un video, un semplice sms o una email, lui sì che davvero starà partecipando alla GMG ed è così che avrà in dono l'indulgenza».
LA CONDIVISIONE (VIA INTERNET) -
Insomma, par di capire che il traguardo è raggiungibile, ma occorrerà stare davanti al pc, all'iPad, all'iPhone, con lo stato d'animo giusto, non una curiosità da guardoni. Per questo, alla fine, interpelliamo don Paolo Padrini, apprezzato studioso dei rapporti tra Chiesa e comunicazione digitale, scherzosamente ribattezzato «iPriest» dai suoi allievi per la mania di essere «always connected», sempre connesso. Anzi, sarà proprio lui il coordinatore del progetto Pope2you-Corriere.it che sta per partire e che permetterà agli utenti del sito del Corriere della Sera di poter avere ogni giorno, durante la GMG, immagini e contributi originali da Rio de Janeiro: «Voi immaginate il mio computer come una bella tavola imbandita - dice don Paolo - su cui troverò il tweet di papa Francesco, il filmato su YouTube, le pillole-video di Corriere.it , le frasi su Facebook di un mio amico in Brasile. Ecco, quello sarà il pranzo che nutrirà il mio spirito. La condivisione, l'atto corale, pur impedito dalla distanza. Sarà però comunque vera partecipazione ed ecco perché otterrò l'indulgenza. Perché, soprattutto, avrò cliccato col cuore».
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